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NUOVE PROFESSIONI

L’ASSISTENTE SOCIALE

L’Assistente sociale è colui che opera al fine di prevenire e risolvere situazioni di disagio e di emarginazione di singole persone, di nuclei familiari e di particolari categorie (minori, anziani, tossicodipendenti, handicappati, ecc.).

Compiti principali dell’Assistente sociale sono:

  • individuare i bisogni dei soggetti che si trovano in situazioni di disagio;
  • svolgere un’indagine sugli strumenti di intervento disponibili nel territorio e adatti al singolo caso da trattare;
  • stabilire il contatto tra i servizi territoriali competenti e il soggetto;
  • raccordare l’attività delle strutture e dei servizi socio-sanitari competenti agli interventi di sostegno e recupero;
  • definire il percorso da seguire con i soggetti bisognosi, elaborandolo anche con la collaborazione di un gruppo di lavoro multidisciplinare.

Si tratta quindi di una figura complessa che può svolgere:

  • attività socio-assistenziale in senso stretto;
  • attività socio-organizzativa per programmare gli interventi;
  • attività di relazione con l’autorità giudiziaria(in caso di tutela di interdettiChi è stato privato dall’autorità giudiziaria della possibilità di curare i suoi interessi (ad es.: emettere assegni, vendere casa, ecc.). e inabilitati, esecuzione di provvedimenti giudiziari a salvaguardia dei minori, segnalazioni di stati di abbandono);
  • attività di orientamento per coloro che vogliono usufruire dei servizi.

COMPETENZE

Per la complessità della sua attività che, come abbiamo visto, comprende anche compiti di gestione, coordinamento e direzione, l’Assistente sociale deve possedere e sviluppare doti e capacità di:

  • relazionarsi con le persone e con i loro problemi;
  • gestire e saper coordinare il proprio lavoro;
  • relazionarsi con altri operatori e con le istituzioni.

Un alto grado di responsabilità e ampia autonomia nella valutazione dei casi, nonché una buona dose di resistenza personale sono altri requisiti indispensabili per questa professione.

FORMAZIONE

La laurea in servizio sociale, di durata triennale, è riservata a coloro che sono in possesso di un diploma di scuola media superiore di durata quinquennale. L’iscrizione al corso (a numero chiuso) è regolata da un esame di ammissione con test a risposta multipla. L’attività didattica, che comprende non meno di 1500 ore, di cui almeno 600 da svolgere come tirocinio professionale presso enti convenzionati, intende fornire competenze specifiche volte a:

  • prevenire e risolvere situazioni di disagio di singoli o di gruppi;
  • promuovere e coordinare nuove risorse, anche di volontariato;
  • svolgere compiti di gestione, organizzazione e direzione dei servizi sociali.

Dopo aver conseguito il diploma di laurea, che abilita alla professione di Assistente sociale, è obbligatorio, per esercitare l’attività professionale, iscriversi all’Albo (Ordine) degli Assistenti sociali.

CARRIERA

All’interno del Ministero della Salute, la figura dell’Assistente sociale inizia la sua carriera come Assistente sociale collaboratore, per poi eventualmente passare al ruolo di Assistente sociale coordinatore e successivamente a quello di Direttore dei servizi sociali e di Direttore coordinatore.

SITUAZIONE DI LAVORO

L’attività dell’Assistente sociale può essere svolta, nell’area socio-sanitaria, in strutture pubbliche e private (ASL, Enti locali, servizi alla persona, terzo settore) e nei centri riabilitativi, dove si richiedono le sue competenze professionali, come dipendente o libero-professionista.

Può quindi operare nei servizi e strutture di:

  • tutela socio-sanitaria dei minori;
  • consulenza alle scuole
  • assistenza ospedaliera e di tutela della salute mentale
  • assistenza ad handicappati ed anziani;
  • tutela della maternità e paternità (consultori);
  • cura e riabilitazione per tossicodipendenti e alcolisti, malati di AIDS, ecc.

All’interno del Ministero della Salute, questa figura è inquadrata nelle posizioni funzionali di: Assistente sociale collaboratore, Assistente sociale coordinatore, Direttore dei servizi sociali e Direttore coordinatore.

Negli Enti locali invece, è inquadrata come Istruttore direttivo di 7° livello. Gli Assistenti sociali sono presenti anche all’interno delle Prefetture, del Ministero di Grazia e Giustizia e del Ministero dell’Interno. La retribuzione varia notevolmente in base al tipo di contratto: sul sito del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Assistenti sociali, segnalato in questa scheda, è possibile trovare un tariffario aggiornato, relativo alle prestazioni professionali di questa figura, quando si propone come libero professionista.

Per un Assistente sociale all’inizio della carriera, assunto a tempo indeterminato da una ASL, il compenso si aggira intorno alla cifra netta mensile di 900 euro.

TENDENZE OCCUPAZIONALI

Le previsioni occupazionali sono ottimistiche, poiché gli Assistenti sociali trovano occupazione sia temporanea che duratura, sia nella pubblica amministrazione che negli enti parastatali e privati.

Inoltre, nuovi sbocchi occupazionali sono offerti dall’area dei servizi alla persona e del coordinamento dei servizi territoriali. Ulteriori possibilità di lavoro vengono fornite dalla libera professione.

Per saperne di più:

http://www.centropsi.it

http://www.cnoas.it

http://www.sunas.net


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